Ellebori, gli ibridi

  • H. albicocca guttato
  • H. albicocca venato
  • H. bianco macchia rossa
  • H. doppio macchia rossa
  • H. doppio nero
  • H. doppio raspberry ripple
  • H. doppio verde
  • H. rosa
  • H. rosa chiaro guttato
  • H. rosa macchia porpora
  • H. rosa nettari scuri centro rosso
  • H. rosa venato nettari scuri
  • H. semidoppio bianco macchia propora
  • H. semidoppio bicolore nettari scuri
  • H. semidoppio bicolore nettari scuri
  • H. semidoppio rosa guttato
  • H. giallo chiaro picotee
  • H. apple-blossom
  • H. bianco macchia porpora
  • H. doppio bianco guttato
  • H. doppio porpora
  • H. ibrido bianco guttato nettari verdi
  • H. ibrido reverse picotee
  • H. ibrido crema guttato
  • H. ibrido porpora guttato fine
  • H. ibrido doppio rosa chiaro bicolore
  • H. ibrido doppio rosa guttato
  • H. ibrido picotee guttato

La maggior parte degli ellebori ibridi coltivati nei giardini derivano dall’helleborus orientalis e ne rispecchiano generalmente le caratteristiche.
Sono piante perenni, sempreverdi, alte circa 25-35 cm con foglie suddivise in sette-undici segmenti di forma ovalare e con bordi finemente dentellati. Il colore dei fiori comprende una gamma dal bianco al porpora scuro passando per il verde, giallo, albicocca, rosa, prugna, con una infinita varietà di punteggiature e venature di colore contrastante  (o tono su tono) sulla faccia interna dei sepali. Esistono varietà con sepali bicolori e varietà a fiore doppio.

Gli ibridatori si sono sbizzarriti nel selezionare le forme più interessanti per colore, forma del fiore, vigore della pianta, bellezza del fogliame e negli ultimi 50 anni sono comparse numerose varietà con nomi di fantasia. Occorre ricordare che solo gli esemplari ottenuti per via vegetativa dal clone originale sono esattamente identici e possono pertanto portarne il nome; le piante ottenute dai loro semi invece possono non essere uguali a quella di origine e pertanto non dovrebbero essere distribuite utilizzando quel nome.

Gli ibridatori hanno anche ottenuto mediante impollinazione controllata delle linee (definite strain in inglese) con nomi di fantasia commercializzando piante di aspetto, colore e dimensione dei fiori abbastanza uniforme. Le caratteristiche di queste linee rimangono fisse per alcuni anni o possono essere regolarmente migliorate

La selezione di colori o varianti interessanti degli ibridi è un procedimento lungo, se si considera cha dall’impollinazione alla fioritura delle nuove pianticelle così ottenute trascorrono 3-4 anni.
Le piante con caratteri interessanti possono essere moltiplicate solo per divisione dei rizomi (oppure più raramente clonate e moltiplicate in laboratorio mediante cultura cellulare). Questo è un motivo per cui determinati ibridi di helleborus orientalis rimangono rari e sono ricercati. Tra questi ricordiamo quelli gialli, albicocca, rossi, le varietà con venature o spotting particolari, gli ellebori bicolori cioè quelli con tonalità diverse sulle due facce dei sepali.

Gli ibridi sopra descritti sono quelli correntemente intesi con tale nome e trattasi di ibridi ottenuti dall’incrocio di specie della stessa sezione botanica.

Esistono anche ibridi che sono ottenuti incrociando specie provenienti da differenti sezioni botaniche del genere Helleborus.

Tra questi ricordiamo:
helleborus x nigercors ottenuto dall’incrocio dell’H.niger con l’H. argutifolius
helleborus x ballardie  ottenuto dall’incrocio dell’H.lividus con l’H. niger
helleborus x ericsmithii ottenuto dall’incrocio dell’H. x sternii con l’H.niger
helleborus  “Pink Ice” ottenuto dall’incrocio dell’H. niger  con l’H. thibetanus
helleborus “Briar Rose” ottenuto dall’incrocio dell’H. niger con l’H. vesicarius
helleborus “Snow White” ottenuto dall’incrocio dell’H. hybridus con l’H. niger